La mia storia

Un colpo di fulmine, forte e inaspettato, mi ha sconvolto la vita in tutti i sensi. 

Quando ho incontrato mio marito ero in discoteca, ubriaca a festeggiare l'ultimo esame dell'università. Era un momento decisivo per me, la svolta. Avevo vissuto per 4 anni a 400 km di distanza da tutta la mia vita ed ora che ero al termine, ero pronta per tornare alle origini e sistemarmi in quella casina che mia nonna mi aveva lasciato in eredità. Tutto era deciso, poi quella sera incontro lui…tutto cambia!

Nel giro di poco trovo tutte le scuse del mondo per rimanere altri 6 mesi..la laurea, i professori sono qui, a casa non combino nulla..e intanto l'amore cresce e dopo 4 anni si trasforma nel matrimonio dei sogni.
Abbiamo la nostra casina tanto sudata, siamo felici e vogliamo goderci il mondo. I primi due anni viaggiamo e ci divertiamo..poi il 14 febbraio del 2012 apriamo ufficialmente le danze per ampliare la nostra famiglia.

Il sogno è bello ma dura poco... fantasintomi, forum, stick, ovulazione; dopo qualche mese di insuccessi entro in questo vortice; mio marito si arrabbia..ci penso troppo. Ma io in fondo sento che qualcosa non va e non nella mia testa!

Dopo un anno non voglio perdere più tempo e vado subito in un centro che nel giro di poco tempo ci esamina da capo a piedi. Non c'è nulla, SINE CAUSA. E' la testa, me lo dice mia madre, mio marito..ma io non ci credo!Non è possibile!
Dopo un anno e otto mesi di ricerca sono sdraiata nel tavolo operatorio nel centro pma…affronto la mia prima IUI, due follicoli "belli", liquido seminale ottimo…risultato..ciclo con due giorni di anticipo. 
A due anni di tentativi ci riproviamo, ma niente da fare nonostante il dosaggio raddoppiato della terapia produco un misero follicolo, tral'altro piccolo. La IUI viene sospesa, "inutile spendere tanti soldi", dice la dottoressa, "le possibilità sono bassissime, meglio un rapporto mirato avreste le stesse probabilità". Al terzo tentativo non ci arrivo nemmeno perché, data la scarsa risposta ai dosaggi ormonali, la dottoressa mi suggerisce di dosare alle successive analisi l'ormone antimulleriano. Mai sentito parlare di questo ormone, ma quando ritiro il referto e vedo che è più basso dei valori di riferimento, penso che forse questa volta abbiamo una diagnosi…e infatti scarsa riserva ovarica. Ho 33 anni ma sto per esaurire la mia riserva ovarica e non solo..i pochi follicoli rimasti forse non sono nemmeno buoni..e come faccio a saperlo? Solo prelevandoli bisogna fare una fecondazione in vitro.
Su consiglio della dottoressa mi affido al sistema sanitario nazionale, non mi trovo subito bene. I tempi sono lunghi, non sono più la "cara", come mi chiamava la dottoressa, ma un numero di protocollo, poca privacy e freddezza unica. Comunque nel marzo del 2014 ho il primo colloquio, per me si prospetta una ICSI perché per il mio caso è meglio accompagnare il soldatino dentro l'ovulo. Sembra tutto ok ma la lunga attesa delle analisi genetiche e altri piccoli intoppi fanno slittare il tutto ad ora: Novembre 2014.

Da qui parte il mio diario. Un piccolo quaderno di ricordi, appunti di emozioni, paure, incertezze, dolore e magari anche felicità. 

2 commenti:

  1. Ciao ti ho appena scoperto...sono anche io all inizio di questo percorso..alla fine come è andata? Vorrei avvicinarmi all hUmanitas pure io dopo aver scavalcato un percorso ad ostacoli

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    1. Ciao alla fine del tunnel ho visto la luce! La medicina con me però non ha funzionato e così ho deciso di mettermi il cuore in pace e di abbandonare l'idea di avere un figlio.. un mese dopo aver depositato la domanda di adozione ho scoperto di avere un grosso ritardo, pensavo che le mie ovaie avessero finito di campare e invece no, al contrario ero semplicemente incinta! L'himanitas per quel poco che ho avuto a che fare mi è sembrato un ottimo centro.

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